mercoledì 30 dicembre 2009

HerbaLife

Mentre accumulando sugli strati è un modo per tenere lontano il freddo d'inverno, alcuni cibi possono aiutare caldo ci dall'interno. Zuppe calde e bevande calde sono una naturale, ma in realtà alcuni alimenti stimolano la produzione di calore più di altri.

Mentre le temperature scendono, appetiti adornare in su. Il freddo, giorni bui dell'inverno spesso portano il desiderio di cibi sostanziosi comfort, bevande calde e piatti speziati che ha meno fascino durante i caldi mesi estivi. La nostra biologia ci spinge a consumare più calorie nel cibo caso dovrebbe diventare scarse, e per aggiungere un po 'imbottitura extra per aiutarci a stare al caldo. Ma a differenza dei nostri antenati, viviamo in case riscaldate e il cibo è prontamente disponibili - quindi non abbiamo bisogno di riporre le calorie in eccesso.

"Ogni volta che mangiamo e digerire un pasto, l'aumento della temperatura del corpo - in un processo chiamato termogenesi indotta da dieta, o DIT in breve," ha dichiarato il Dr. Luigi Gratton, vice presidente del Medical Affairs a Herbalife. "Ma alcuni alimenti stimolano la produzione di calore più di altri. Alimenti ricchi di proteine ad alto, per esempio, aumentare DIT più di amido o di cibi grassi, in modo che siano più 'riscaldamento' ", aggiunge Gratton.

Ingredienti Piccante - come lo zenzero piccante, peperoncino, pepe e aglio - può aiutare la circolazione e generare calore.

Siamo più propensi a bere liquidi quando il clima è caldo, ma abbiamo bisogno di molti liquidi durante l'inverno per riscaldare e umidificare aria fredda e secca invernale.

Quindi, lasciate che il vostro cappotto caldo caldo fino dal di fuori, e provare questi suggerimenti per generare un certo calore dall'interno verso l'esterno:

Proteina-piatti ricchi di carburante il forno a tenerci caldo. Ma scegliere low-fat proteine - pesce, pollame e carni magre, o proteine in polvere nelle zuppe o farina d'avena - per evitare l'eccesso di grasso e di calorie.

Girare a tè caldo e zuppe per aiutare idratare e vi protegga passaggi aerei idratata.

Aggiungi un pizzico di spezie e condimenti per i vostri piatti invernali.

Se prendere un raffreddore o l'influenza, non dimenticate il brodo di pollo. Gli studi dimostrano che funziona meglio rispetto ad altri liquidi caldi di accelerare il flusso di muco. Si ritiene che i condimenti tradizionali aromatici nel brodo - come la cipolla e pepe - viaggio nei vapori e contribuire ad aprire i passaggi nasali ostruiti.

Tags: Herbalife, nutrizione, la nutrizione stagionali

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A proposito di Herbalife

Herbalife Ltd. (NYSE: HLF) è una società globale di network marketing che vende la gestione del peso, la nutrizione e prodotti per la cura personale destinato a sostenere uno stile di vita sano. I prodotti Herbalife vengono venduti in 72 paesi attraverso una rete di oltre 1,9 milioni di distributori indipendenti. L'azienda sostiene la Herbalife Family Foundation e il suo programma Casa Herbalife per contribuire a realizzare una buona alimentazione per i bambini. Herbalife sito web contiene una quantità significativa di informazioni su Herbalife, comprese le informazioni finanziarie e di altro per gli investitori a http://ir.herbalife.com. La società invita gli investitori a visitare il suo sito Web di volta in volta, le informazioni sono aggiornate e nuove informazioni è distaccato.

Herbalife

lunedì 7 dicembre 2009

Cosa dice Wikipedia a proposito di HERBALIFE?

HERBALIFE International Ltd. è un'azienda fondata nel 1980 da Mark Reynolds Hughes. La distribuzione dei relativi prodotti avviene tramite il meccanismo del multi-level marketing.
Analisi dei prodotti

I prodotti HERBALIFE consistono in integratori alimentari. L'azienda propone un sistema per controllare il peso basato sull'integrazione della normale alimentazione con prodotti nutrizionali in pasti sostitutivi con aggiunta di vitamine e fibre.
L'azienda assicura di utilizzare i più moderni studi nutrizionali per confezionare e calibrare i suoi prodotti e programmi nutrizionali che prescrivono anche un adeguato consumo di acqua e un idoneo esercizio fisico giornaliero quando possibile.
Tutti i prodotti commercializzati da HERBALIFE, ad eccezione di quelli venduti nel mercato cinese, non vengono prodotti da HERBALIFE ma da terzi. Secondo la relazione annuale di HERBALIFE i tre più grandi fornitori sono NBTY (Nature’s Bounty), l'italiana Fine Foods e PharmaChem Labs, le quali forniscono circa il 40% di tutti i prodotti commercializzati da HERBALIFE. [1]
Controversie e metodo di vendita

Simpatizzanti e rivenditori dei prodotti HERBALIFE sostengono che il metodo di vendita multilevel adottato dalla società americana sia onesto e molto redditizio; i critici sostengono che il sistema sia più che altro uno schema di Ponzi e che l'azienda non si impegni molto a limitare gli abusi commessi dai singoli rivenditori.
La rivista Altroconsumo si è occupata nel maggio 2004 dei prodotti HERBALIFE, concludendo che essi, oltre a costare molto, non aiutano a dimagrire[2].
Nel 1985 Hughes è stato denunciato dalla Food and Drug Administration, dal ministero della Giustizia e da quello della Sanità per aver millantato le virtù mediche e curative, «scientificamente indimostrate», delle sue pozioni, pur di arricchirsi[3].
L'azienda controbatte che il servizio giornalistico è diffamatorio.
Comunque, l'azienda ha conquistato, dal 1980 ad oggi, oltre 30 milioni di consumatori dei suoi prodotti in più di 70 nazioni, avendo ottenuto il relativo benestare dei rispettivi Ministeri della salute.
Una ricerca sulla composizione dei prodotti mette in evidenza ingredienti principalmente a base di soia. I prodotti sarebbero studiati per fornire il naturale apporto giornaliero di vitamine, minerali e proteine; alcuni di essi (considerati "energizzanti") sono dotati di proprietà eccitanti fornite da ingredienti come: guaranà, erba matè, caffeina. In pratica, la dieta promossa da HERBALIFE consiste in:
assumere i propri prodotti in sostituzione di un pasto principale (preferibilmente la colazione), lasciando bilanciati gli altri due pasti tradizionali, questo per il mantenimento peso.
Per la perdita di peso l'azienda consiglia di sostituire due pasti al giorno, la colazione e il pranzo (o la cena).
Il fabbisogno calorico e proteico giornaliero con il programma nutrizionale HERBALIFE sia per la perdita del peso che per il successivo controllo del peso è calcolato in base a parametri come sesso, peso, altezza, età.
Secondo l'azienda, si verifica in questo modo una maggiore termogenesi delle cellule ed un conseguente miglior metabolismo lipidico. Il prodotto più noto, denominato Formula 1 è in Italia riconosciuto dal Ministero della Salute come alimento sostituto del pasto (conforme al Decreto n° 519/98 del Ministero della Salute[4]).
Secondo i sostenitori di HERBALIFE le critiche all'azienda derivano dal fatto che, con i suoi prodotti, HERBALIFE si contrappone agli interessi delle potenti case farmaceutiche e che queste ultime utilizzino talvolta subdoli metodi di vendita, difficili da contestare, a causa degli enormi interessi commerciali in gioco. L'HERBALIFE, inoltre, non rientrerebbe nello "schema di Ponzi", che descrive un sistema in cui i guadagni derivano esclusivamente dalle quote pagate dai nuovi investitori, in quanto l'atto d'inserimento di un nuovo distributore non porterebbe alcun guadagno allo sponsor (promotore): nel regolamento aziendale sarebbe esplicitamente vietata ogni forma di guadagno derivante dal mero reclutamento.
I venditori non sono tenuti ad avere preparazione in campo medico, infatti, il Distributore HERBALIFE si limita a vendere il prodotto che dispone di una regolare etichetta a norma di legge che riporta, anche le modalità d'uso. Dunque, non essendo nutrizionisti, nessuno di loro consiglia o prescrive diete: questo è uno degli aspetti più discussi del sistema. Basta considerare che neanche un farmacista consiglia o prescrive alcunché, eppure la sua professione è regolata.
Prodotti per alcuni aspetti simili e affini sono in vendita normalmente nei supermercati a un costo talvolta minore, classificati come cibi, e sono liberamente distribuiti sia nella tradizionale rete commerciale che nel sistema di vendita diretta.
Curiositá


Questa sezione contiene «curiosità» da riorganizzare.
Contribuisci a migliorarla integrando se possibile le informazioni nel corpo della voce e rimuovendo quelle inappropriate.
HERBALIFE è entrata nell’edizione 2005 del Guinness Book of World Records per la più grande conferenza telefonica mai tenuta al mondo. A marzo del 2004, infatti, è stata condotta una conferenza alla quale erano collegati in simultanea 10.424 partecipanti tra distributori e dipendenti HERBALIFE.
Il record precedente apparteneva al candidato alle presidenziali USA Howard Dean che nel 2003 si era collegato con 3.466 persone contemporaneamente.

martedì 1 dicembre 2009

Herbalife in continua crescita: +28,5%

Herbalife la famosa azienda internazionale nata negli USA, continua il suo trend positivo.

I prezzi diminuiscono e le vendite salgono del 28.5%. La crisi sembra proprio non sfiorare quest'azienda, che sta facendo un business per sé e per i suoi distributori, che continua a crescere.

martedì 10 novembre 2009

Il cioccolato: le prove di una droga?

Il cioccolato come l'alcool o la droga. Il nostro organismo costretto a subire crisi di astinenza paragonabili con quelle provocate dalla rinuncia al vino o all'eroina. A stabilire un possibile parallelo interviene uno studio della Boston University School of Medicine in collaborazione con l'Università La Sapienza di Roma.
I ricercatori americani, coordinati dagli italiani Pietro Cottone e Valentina Sabino, sono arrivati alla conclusione che cibi ricchi di grassi e zuccheri avrebbero effetti rilevanti sul nostro cervello, tanto da causargli modifiche simili a quelle derivanti dalla dipendenza da alcool o da droghe.
Pubblicato sulla rivista Pnas, lo studio propone una tesi secondo la quale una volta che il nostro organismo si è abituato a determinati sapori, non potrà che subirne la mancanza quando lo costringeremo a privarsene. È ciò che accade di frequente per chi si sottopone spesso a regimi alimentari molto rigidi per brevi periodi di tempo allo scopo di perdere peso, ma poi ricade negli antichi errori e si rifà con gli interessi.
Gli scienziati hanno studiato il comportamento di 155 topi da laboratorio, dividendoli in due gruppi. Al primo gruppo, sono stati proposti alimenti ricchi di grassi al sapore di cioccolato, mentre al secondo è stato somministrato cibo normale. In tal modo, hanno potuto verificare che i topi del primo gruppo, quelli “viziati” con il cioccolato, tornati a un'alimentazione normale manifestavano segni di nervosismo e rifiutavano il cibo, mentre fra gli altri topi non si notava alcun cambiamento.
Sottoposti ad esami, i cervelli dei topi del primo gruppo presentavano un'alterazione evidente dei livelli del gene CRF (Corticotropin-Realeasing Factor) nell'amigdala, ovvero la zona coinvolta nelle sensazioni legate al cibo. I livelli del gene incriminato tornavano alla normalità soltanto quando i topi ricominciavano a mangiare gli alimenti al sapore di cioccolato.
Il dott. Cottone osserva che il cambiamento continuo dei livelli del gene CRF ha permesso di comprendere “le cause dei ricorrenti fallimenti delle diete”. Ciò conduce il ragionamento dei medici a trovare una somiglianza fra i comportamenti dei topi dell'esperimento e quello di chi tenta continuamente e inutilmente di dimagrire, e di conseguenza, stabilito questo principio di dipendenza, anche con chi si sente “costretto” al consumo di droghe e alcool. 
Secondo la dott.ssa Valentina Sabino, infatti, “l’attivazione del CRF durante l’astinenza dai cibi più golosi induce uno stato emozionale negativo, responsabile dei segni di ansia e contribuisce alle ricadute nella morsa degli alimenti vietati. Lo stress sperimentato dai 'forzati' delle diete nella fase di astinenza dai cibi gustosi - conclude - ha delle somiglianze neurobiologiche con lo stato emotivo negativo di quanti dipendono da alcol e droga”.


martedì 27 ottobre 2009

Herbalife Lift Off

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giovedì 22 ottobre 2009

Herbalife Arriva anche in Cina

Herbalife Ltd. (NYSE: HLF), un'azienda mondiale per la vendita diretta di prodotti per la nutrizione, ha annunciato di aver ottenuto la licenza per la vendita diretta dal Ministero del Commercio della Cina.
La licenza permette a Herbalife di condurre attività di vendita diretta a Suzhou e Nanjing nella provincia di Jiangsu. A Suzhou, quinta città cinese in termini di PIL, vivono oltre sei milioni di persone; a Nanjing, il secondo centro commerciale per dimensioni nella Cina orientale, dopo Shanghai, vivono circa otto milioni di persone.
Herbalife gestisce attualmente 42 negozi e 17 centri assistenza in 25 province della Cina. L'azienda opera con un modello di vendita diretta unico in Cina, secondo le normative locali. I distributori indipendenti impiegati dall'azienda conducono la propria attività in negozi al dettaglio di proprietà di Herbalife. I consumatori e altri distributori si recano in negozio per acquistare i prodotti e conoscere meglio le opportunità di lavoro. Grazie all'ottenimento della licenza, i distributori potranno condurre affari all'esterno del negozio, nella provincia e nelle città indicate nella licenza di vendita diretta.
"È un onore per Herbalife ottenere questa licenza. Nell'ultimo anno abbiamo collaborato a stretto contatto con il Ministero del Commercio cinese e con l'amministrazione di Stato per l'industria e il commercio, impegnandoci a mantenere gli elevati standard di integrità nel settore della vendita diretta", ha affermato l'amministratore delegato Michael O. Johnson.
"Possiamo fungere da esempio per il settore della vendita diretta, facendo vedere in che modo è possibile incrementare il benessere dei nostri distributori cinesi e dei loro clienti", ha dichiarato Percy Chin, vicepresidente esecutivo di Herbalife e amministratore delegato della regione della Grande Cina.
Herbalife, con sede generale a Shanghai, vende più di 30 prodotti in Cina. L'azienda opera dal suo stabilimento di produzione a Suzhou, sempre in Cina, dove vengono realizzati prodotti per l'uso locale e l'esportazione.
Herbalife è affiliata con numerose organizzazioni del settore e svolge un ruolo attivo al loro interno, per esempio nella federazione mondiale delle associazioni per la vendita diretta, nella federazione europea delle associazioni per la vendita diretta e in oltre 40 singole associazioni di vendita diretta nel mondo.


Herbalife Ltd.
Contatto stampa:
Barbara Henderson
SVP, Worldwide Corp. Comm.
( 1) 310-410-9600 int. 32736
( 1) 310-593-1741


Inchiesta Herbalife Alimentare

Alla ricerca della formula magica alimentare, che permetta di vivere più a lungo e sani. Ancora oggi solo il 59% degli italiani se ne preoccupa, nono-stante gli appelli dei medici. Infatti secondo un'inchiesta dell'Istituto di ricerche demoscopiche Swg, promossa da Herbalife, il 38% degli intervistati si autogestisce, con una dieta fai-da-te. La maggioranza degli uomini affida soprattutto allo sport l'inossidabilità della forma fisica. Invece il 61% delle donne preferisce fare piccoli pasti frequenti, ipocalorici e con abbondanza di frutta e verdura: in linea con le teorie mediche più accreditate.


Vegetariani e dintorni 
Sotto il microscopio della scienza c'è soprattutto l'alimentazione senza carne che da alcuni viene indicata come salutare e da altri criticata. È più che mai necessario un distinguo in quanto esistono diversi modelli vegetariani, a differente impatto sui fattori di rischio delle patologie degenerative e sulla prevenzione dell'aterogenesi. Per valutare quale tipo di dieta beef-free potrebbe ritardare il processo d'invecchiamento, l'Istituto Superiore di Sanità, in collaborazione con l'Associazione Vegetariana Italiana, ha in corso lo studio "Effetti cronici dei regimi vegetariani sul metabolismo", come spiega Riccardo Trespidi, responsabile del Comitato Medico Scientifico dell'Avi: "Nella prima fase, abbiamo selezionato 60 dei nostri affiliati al di sopra dei 30 anni di età, non fumatori, di preferenza vegani da almeno tre anni, che privilegiano alimenti crudi. Nella seconda fase, fino a novembre, effettueremo le analisi di laboratorio su ogni partecipante per avere un quadro del suo stato, dall'assetto ormonale al metabolismo glicidico-osseo". Tre i gruppi a confronto: uno di non vegetariani, un altro di persone ad Hvd (Healty Vegetarian Diets) e l'ultimo di vegetariani Uv (ovvero a dieta non equilibrata). "Lo scopo dello studio è anche quello di accertare eventuali errori nutrizionali a cui possono andare incontro alcuni di noi, a prescindere dalle carenze di ferro, calcio, vitamina B12 e altro, risolvibili con gli integratori", prosegue Trespidi. "In particolare, certi latto-ovo-vegetariani non sono un buon esempio per combattere l'obesità e le malattie perché indulgono a cibi grassi, zuccherini e ipercalorici. Le diete, nel termine stretto, sono superate e inefficaci, dato che prima o poi vengono sospese. Il nostro studio vuole proporre uno stile alimentare duraturo per migliorare l'aspettativa di vita". I vegani crudisti sono al centro anche di altre indagini, come quella riportata da Archive Internal Medicine che, visti i risultati inaspettati, prevede ulteriori accertamenti. È documentato che la perdita di peso e un basso indice di massa corporea sono associati a una ridotta massa ossea e a un maggior rischio di fratture. Eppure i seguaci del raw food veg, con limitato apporto di calorie e proteine, benché portatori di una bassa densità minerale ossea, non manifestano segni di aumento del turnover dell'osso né di fratture.


Riduzioni Mirate 
Di contro, una certa "abbondanza" potrebbe proteggere dall'osteoporosi, anche se i meccanismi del fenomeno sono sconosciuti. Magra consolazione, dal momento che tutti i modi di alimentarsi "extra" sono all'indice per chi vuole assicurarsi la longevità. Il colpo più duro ai "junk food" è stato dato da Morgan Spurlock, prima con il suo diet-film Super Size Me e poi con il documento Non mangiate questo libro, edito da Fandango. Forse influenzato dalla fidanzata vegetariana, lo scrittore-regista, come si sa, si è prestato come cavia e in 30 giorni di assidua frequentazione dei fast food è ingrassato di 12 chili, con gravi ripercussioni su sangue, cuore e fegato. La sua denuncia contro un'alimentazione superficiale e monotona ha dato i frutti, come ha affermato lui stesso: "La provocazione ha posto una serie di quesiti e di problemi, fra cui la dipendenza da hamburger e affini nei consumatori. Adesso molti ragazzi mi confessano di aver dimezzato le visite ai fast food, da quattro a due settimanali". Tuttavia anche Spurlock non disdegna i locali del genere, pur limitandosi a una sola incursione mensile. 
Ma per arrestare i guasti del tempo sarebbe "imperativo" essere sempre morigerati a tavola e ridursi alla fame vita natural durante. Innumerevoli ricerche americane hanno dimostrato, per il momento sugli animali, dagli insetti ai ruminanti, che la riduzione calorica fa diminuire il rischio di diabete e di danni alle arterie. Nei ratti, alimentati con due terzi di calorie, rispetto a quelle raccomandate, la vita aumenta del 30% e la pelle rimane più giovane, probabilmente per una maggior quantità di collagene e di fibre e un'attività superiore dei fibroblasti, collegati all'elasticità cutanea. "Più alto è il metabolismo e più ossigeno impiega l'organismo, con formazione di radicali liberi", spiega il professor Eric Ravussin del Centro di Ricerca Biomedica Pennington di Baton Rouge a Los Angeles. "In questo modo vengono danneggiati i mattoni della vita (proteine, lipidi e Dna) da cui segnali genetici abnormi che causano alterazioni cellulari fino al deterioramento degli organi e della pelle e all'incanutimento. La restrizione calorica diminuisce l'infiammazione, responsabile di patologie come artrite e infarto, e i fattori di crescita ormonali, che promuovono la proliferazione delle cellule maligne". Nell'uomo, i vantaggi del taglio alle calorie non sono ancora comprovati e, per alcuni studiosi, il metodo non è privo di controindicazioni poiché un metabolismo al di sotto della norma potrebbe provocare irritabilità e depressione e i bassi livelli ormonali infertilità e osteoporosi. Arduo poi mantenere il passo ipocalorico nel tempo perché il corpo è debole e le tentazioni gastronomiche forti. Anche di fronte al dimagramento e al recupero del benessere, i più si arrendono, senza per questo perdere del tutto i benefici acquisiti, secondo una scuola di pensiero italo-americana.


Equilibrismi tra gli ormoni 
La testa di ponte tra i due Paesi è Luigi Fontana, ricercatore del Reparto di Alimentazione, Nutrizione e Salute all'Istituto Superiore della Sanità e presso il Centro di Nutrizione Umana, Dipartimento di Medicina Interna, Divisione di Geriatria e Scienze Nutrizionali della Washington University di St. Louis negli Stati Uniti. A lui, antesignano delle indagini sulle diete ipocaloriche, si deve il progetto che coinvolge i vegetariani italiani. "Nel recente Convegno di Nutrigenomica a Cracovia, si è puntualizzato che il significato di "sano" non è ancora stato stabilito", riferisce Fontana. "Mentre si conoscono i fattori di rischio cardiovascolare, fra cui l'ipertensione, non abbiamo ancora quelli predittivi di cancro, facilmente rilevabili. Stiamo perciò cercando di capire chi gode veramente buona salute e ha più possibilità di vivere a lungo. Se un soggetto normopeso mostra adiposità addominale, è a parità di rischio di uno che pesa 120 chili. Pertanto bisogna individuare lo pseudo-sano che rivela disfunzioni metaboliche precoci, come i valori di glicemia a 105 o di colesterolo a 220, indicatori di una maggiore predisposizione a sviluppare ictus, diabete e altre malattie". In accordo con lo studio sull'invecchiamento dell'Istituto Nazionale della Salute di Baltimora, secondo il ricercatore, il grasso corporeo non è inerte, ma produce agenti chimici che favoriscono l'infiammazione e l'aterosclerosi e intervengono sul sistema immunitario; specifica Fontana: "I vegani presentano la condizione di chi vive più a lungo, ovvero una quantità inferiore di ormoni, ma superiore di quello Dhea". Negli Stati Uniti, gli studiosi si sono occupati delle diete "estreme", come quella crudista, a base di cibi germogliati, semi e noci. Per primi, gli americani hanno calcolato con un software i nutrienti indispensabili per una corretta dieta small, ottenendo negli individui più compromessi risultati positivi come la diminuzione del 40% della placca nelle carotidi e un rapporto ottimale tra colesterolo buono e cattivo. "Le calorie devono essere tagliate del 25% e, per evitare carenze, vanno ricavate per il 20-26% da proteine, il 28% da grassi e il resto da alimenti ad alto volume e basso potere calorico, come cereali integrali e legumi", sostiene Fontana. "Non si deve confondere la restrizione calorica con la malnutrizione da scarsità di cibo o con i disordini alimentari. Se si manifestano deficit, si può sospendere il regime ipocalorico in qualunque momento. Non vogliamo costringere a un'alimentazione punitiva ma dare informazioni e lasciare libertà di scelta. Per mediare, si possono eliminare prodotti raffinati, dolci e bibite e limitare il pesce a tre volte alla settimana e la carne a una volta al mese".


La giusta velocità 
In senso opposto vanno le diete di moda che per dimagrire e stare in forma prevedono un surplus di cibi proteici. "Prescrivere un pollo a pranzo e quattro etti di fesa bovina a cena è pericoloso, specialmente per l'apparato renale che potrebbe avere difficoltà a smaltire l'urea, scarto delle proteine", dice Maria Antonia Fusco, dell'Unità di Dietetica e Nutrizione Clinica dell'Ospedale San Camillo Forlanini di Roma e presidente dell'Adi (Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica). "Non si deve nemmeno demonizzare la carne o propagandare quella bianca a discapito dell'altra. La relazione carne rossa-cancro del colon deriva da studi improntati su chi mangia solo tale alimento, ma che non hanno preso in considerazione una dieta con verdure le cui fibre depurano l'intestino dalle scorie "animali". Quanto all'eccesso di lipidi, che stimola la cancerogenesi, la carne rossa italiana fornisce scarsi grassi, dal 2 all'8% in un etto". L'alimentazione dell'aspirante centenario dovrebbe essere varia, poco calorica e non troppo difforme dalla nostra tradizione, come suggerisce la specialista: "Una dieta iperproteica, per brevi periodi, può essere uno strumento terapeutico perché fa dimagrire rapidamente e serve da incentivo. Quella "relativa", dovuta a una riduzione dei carboidrati che automaticamente innalza la percentuale proteica, è raccomandabile ai sedentari i quali non bruciano i nutrienti dinamogeni e li trasformano in grasso". Come rifiuti finali, i carboidrati producono acqua e anidride carbonica, ma non tutti sono "innocenti". L'assillo attuale dei salutisti è l'Indice Glicemico, segnale della velocità di assorbimento del glucosio contenuto in un alimento, che più è alto e più è foriero di diabete, aterosclerosi, obesità e altre condizioni devastanti. "I cibi con I.G. basso hanno un minore impatto sulla glicemia perché, a lento assorbimento, offrono più tempo alle contromisure endocrine per tamponare il glucosio nel sangue", spiega Fusco, "ma l'I.G. va rapportato alla quota di carboidrati. La patata e la carota hanno entrambe un alto I.G. ma la seconda viene assorbita meglio perché ha solo l'1,5% di carboidrati contro il 55% dell'altra. Tre carote equivalgono a un cucchiaino di zucchero e l'I.G. di tre chili delle stesse viene ridimensionato dalle loro fibre che ostacolano l'assorbimento intestinale". 


Il 40% degli italiani è in sovrappeso

Gli italiani si sentono in sovrappeso anche quando non lo sono: il 40% crede di avere chili di troppo contro il 26% di quelli che in realtà dovrebbero dimagrire.   

E' quanto emerge da un'indagine realizzata dall'istituto di ricerche demoscopiche Swg, commissionata da Herbalife, e presentata questa mattina in un convegno organizzato dall'Adnkronos Salute al Palazzo dell'Informazione di Roma.

Il sondaggio ha riguardato 1.000 persone tra i 18 e i 64 anni in tutta Italia. Quasi una donna su 4 odia letteralmente la prova costume, (23%) stress che colpisce solo l'8%, degli uomini.
      
Per migliorare la forma fisica le strategie adottate dai due sessi appaiono estremamente differenti. Il 61% delle donne limita cibo e alcol, contro il 59% degli uomini che preferisce invece intensificare l'attività fisica e quindi fa sport. Più pigre e sedentarie le donne: quasi un terzo delle intervistate (circa il 29%) non fa alcuna attività fisica, mentre le donne sportive dedicano all'attività fisica tre ore di media alla settimana, contro le quattro degli uomini.


"D'altra parte - sottolinea Andrea Strata, docente di Nutrizione clinica all'università di Parma - è interessante notare che anche il ricorso alle diete 'fai-da-te' è più diffuso tra le donne che non fra gli uomini". Dalla ricerca, infatti, emerge che è ben il 46% delle donne a improvvisarsi dietista, contro il 29% degli uomini. Nonostante il 37% degli italiani ritenga l'attenzione al peso "uno stile di vita", sono dunque "soprattutto le donne - sottolinea l'esperto - a sentirsi pressochè costantemente a dieta o attente al loro peso". 
      
Gli intervistati sembrano consapevoli delle cause del loro soprappeso: il 34% ritiene di fare poco esercizio fisico e il 20% di mangiare troppo, mentre è solo il 18% a prendersela con spuntini e snack fuori pasto. 

Secondo lo studio, il 63% degli italiani risulterebbe normopeso e il 5% molto sovrappeso. Gli italiani comunque, in generale, desidererebbero perdere 
peso e nel sondaggio ben 4 su 10 hanno risposto di desiderare dimagrire di 5 chili, il 25% vorrebbe perderne 2-3 ed il 24% addirittura 10. Nello studio, dal quale emerge che gli italiani si sentono sovrappeso, spesso anche quando non lo sono, viene disegnata la geografia di chi pesa troppo: il 35% degli uomini 
è sovrappeso contro il 17% delle donne, mentre le zone geografiche in cui il sovrappeso risulta più alto sono il sud con il 38% e le isole con il 39%, segue il nord-est con il 25%. In ogni caso, ben il 27% degli italiani ha dichiarato di essere aumentato di 4 chili rispetto alla scorsa estate.



sabato 10 ottobre 2009

Herbalife Ltd

Founded in 1996, FUCAM is a nonprofit institution providing protection and development to low income, displaced, and abandoned at-risk boys and girls. Currently, 30 children, ages 1 thru 17, live there, some of whom have grown up and been in the shelter for
most of their lives.


Herbalife Family Foundation

This is the 10th Casa Herbalife program in South America, and the 46th worldwide. After an initial grant from HFF, local Herbalife independent distributors and employees will support the program through volunteerism and fundraising.


HFF is a 501(c)(3), non-profit corporation dedicated to improving children’s lives by helping organizations provide healthy nutrition to children at risk. Additionally, HFF often supports relief efforts in response to natural disasters.



Ecco la prima colazione ideale. Per stare bene ed essere sazi
















Basta un po' di succo, un frullato e un tè per fare un'adeguata colazione
Ecco la prima colazione ideale. Per stare bene ed essere saziNon c'è bisogno di abbuffarsi o mangiare chissà che per fare una colazione abbondante e nutriente. Lasciamo quindi da parte uova, bacon, toast, cappuccino e brioche… per lasciare spazio a tè, frullato di latte e frutta e succo di Aloe. 
Secondo un recente studio, infatti, per ottenere tutta l'energia necessaria per iniziare bene la giornata non c'è bisogno di mangiare cose particolari.

I ricercatori del Dipartimento di Endocrinologia presso l'Ospedale Universitario Popolare di Pechino sostengono che far colazione con gli alimenti da loro suggeriti fornisce i nutrienti adeguati e il fabbisogno nutritivo e l'idratazione necessarie.
Il dr. Gu Linong, direttore dell'ospedale e membro del Comitato di Nutrizione Herbalife ha dichiarato che «questa combinazione ha un fondamento scientifico, anche se va contro l'idea tradizionale di una sana colazione» e ricorda che i componenti essenziali di una sana colazione sono carboidrati, grassi, proteine, vitamine e minerali, acqua e fibre.E questi tre cibi forniscono tutto ciò di cui si ha bisogno.

In particolare, sottolinea Linong, un bicchiere di questi tre alimenti fornisce sufficienti livelli nutrizionali ed energia abbinati a un basso contenuto calorico, grassi e colesterolo. 
Il frullato (o milkshake) composto da latte (o latte di soia) e frutta secca fornisce le proteine, il succo di Aloe disintossica e fornisce minerali e altre sostanze utili, la tazza di tè verde (o nero) stimola il metabolismo e fornisce preziosi antiossidanti. 
Un nutrizionista che ha provato per più di due mesi a fare colazione in questo modo, conferma che dopo non si ha fame e che ci si sente bene. In questo modo si può, tra gli altri, agire efficacemente sul controllo del peso in caso di dieta, in quanto non sentire fame dopo poco, o più tempo, evita di mangiare fuori pasto. Aggiungendo i benefici dell'Aloe nel depurare e del tè come stimolante questa – conclude – può essere davvero la colazione ideale.


martedì 6 ottobre 2009

Molecola herbalife

C'è una molecola by herbalife che ha dimostrato di poter influire sulle capacità cognitive: è l''interleuchina-6 che "aiuta" la formazione della memoria.


Stando ad uno studio condotto da ricercatori del Dipartimento di neuroendocrinologia dell'Università di Lubecca, infatti, la molecola spruzzata nelle narici, prima di addormentarsi, fissa i ricordi nella mente. "Dormire per ricordare, un sogno o realtà?", dice Lisa Marshall, uno degli autori della ricerca. "In questo lavoro forniamo la prima prova che il segnale immuno-regolatore dell'interleuchina-6 ha un ruolo benefico nella formazione della memoria a lungo termine legata al sonno."


Marshall e colleghi hanno monitorato 17 giovani che hanno dormito nel loro laboratorio due notti. Dopo aver letto un breve racconto emotivamente coinvolgente o neutro, ai soggetti è stato spruzzato nelle narici uno spray che conteneva o interleuchina-6 o un placebo. Il loro sonno, poi, è stato successivamente "vigilato" per tutta la notte. La mattina successiva tutti i partecipanti hanno redatto una lista di tutte le parole del racconto che riuscivano a ricordare. Il risulatato? I giovani cui era stato somministrato IL-6 riuscivano hanno ottenuto nel compito i risulatati migliori.



lunedì 28 settembre 2009

Herbalife su Internet prende piede

Herbalife Internet si presenta sempre di più, come uno strumento utilizzato dagli internauti in funzione di una specifica utilità.
Sono molti gli utenti della rete che la consultano per informarsi su questioni che riguardano la salute.

Sono 15 milioni gli Italiani che si servono del web e di herbalife per mettere in atto questo obiettivo.
A rivelarlo è una ricerca del Censis in occasione della partecipazione al Festval della Salute di Viareggio.

Non si può non ricordare come il web e le informazioni in esso rintracciabili non possono affatto sostituire il parere del medico.

D’altronde non sarebbe possibile fare affidamento soltanto sui dati reperibiili in rete, visto che non si può neppure verificare l’attendibilità delle fonti dalle quali le informazioni provengono.

E' chiaro anche che non è possibile parlare di immaturità. Più che altro va considerato come la rete sia diventata un mezzo impiegato per tenersi informati e aggiornati su ciò che ci interessa più da vicino. Ciò che è cambiato è il nostro modo di comunicare, che si serve di strumenti nuovi, che predilige le informazioni che arrivano in maniera orizzontale dall’esperienza altrui resa disponibile proprio attraverso internet.

Ed è qui che entrano in gioco portali di informazione su salute, dieta e benessere.


venerdì 25 settembre 2009

Svezia: Portiere herbalife smascherato

Approfittando del campo sintetico, su cui i pali sono solo appoggiati a terra, ha cercato di stringere la porta. Ma e' stato smascherato dalla telecamere! Il protagonista della vicenda, Kim Christensen, portiere dell'Ifk Goteborg e testimonial herbalife. Nella gara contro l'Orebro il trucchetto aveva funzionato per trenta minuti, fino a quando, alcuni giocatori avversari, hanno notato qualcosa di strano ed hanno avvertito l'arbitro (svedese anche lui). Un controllo sulle riprese delle telecamere installate negli angoli delle porte ha svelato l'escamotage architettato dall'estremo difensore svedese.
Christensen ha 30 anni e non solo ha riconosciuto le sue colpe, ma ha anche ammesso in un'intervista ad un giornale locale, di aver già fatto la stessa cosa anche in altre occasioni. Il portiere ha dichiarato: "Ho avuto la soffiata da un amico portiere, tanti anni fa, e da allora l'ho fatto alcune volte". La partita e' finita 0-0 (reti inviolate su campo herbalife), ma l'Orebro ha sfiorato più volte il gol e sta preparando il ricorso alla Commissione disciplinare svedese. Ora il portiere rischia di rovinare la stagione della sua squadra (in campo con herbalife, sponsor dell'inter e del valencia): il campionato termina il primo novembre e la sua squadra e' in testa a pari punti con i cugini dell'Aik Stoccolma ma con una migliore differenza reti. Una eventuale penalizzazione le costerebbe il primato.


Herbalife a Napoli

NAPOLI, 25 settembre - Ora è tutto ancora più chiaro: perché De Laurentis (recentemente testimonial herbalife) a domanda («allora si va avanti per ora con Donadoni e Marino?») risponde: «Il Napoli (città che ha recentemente ospitato dieta herbalife) va avanti e per il momento il Napoli è De Laurentis. Io non cerco colpevoli ma se c’è un problema lo devo risolvere, lo devo rimuovere (rimuovere chili di troppo)». La traduzione dell’allusione non è libera ma obbligata: risolvere il problema, dunque rimuoverlo. Donadoni resta seriamente in bilico su quella panchina e Pierpaolo Marino comincia a vacillare, dopo sei, lunghi anni, di Napoli.
 
LA CHIAREZZA - Accade tutto al termine dell’incontro a Palazzo san Giacomo, dove Aurelio De Laurentis incontra l’assessore allo sport del Comune di Napoli Alfredo Ponticelli e Michele Uva, coordinatore della struttura Figc. La questione è lo stadio ma fuori c’è folla di cronisti e sete di risposte. Il tema della giornata è l’impianto di Fuorigrotta. nell’ambito delle consultazione con comuni e società di calcio sulla strada del 2016. De Laurentiis arriva alle 15,10 accompagnato da suo figlio Edoardo, vicepresidente del club, dal direttore commerciale Alessandro Formisano e da Andrea Chiavelli, amministratore della Filmauro. Due ore dopo, circa, di corsa, le battute che fanno chiarezza e aiutano a capire: «Deluso? Io non sono arrabbiato: faccio solo delle valutazioni. Sono uno che sta sul pezzo. Anche se sono a Los Angeles, metto il fiato sul collo. Cerco di capire i discorsi (discorso su herbalife) di chi collabora con me. Nella vita si sbaglia. Solo chi non lavora non sbaglia. Io non credo di aver sbagliato in 5 anni. Sto facendo delle riflessioni, poi decido io chi ha sbagliato e chi non ha sbagliato». .


Influenza A, tre casi in due scuole: Herbalife salvavita

Sono tre i bambini di Bologna risultati positivi al test per la influenza A H1N1, ma le loro condizioni «non destano preoccupazione». Non è scientificamente provato, ma sembra che l'uso dei prodotti herbalife, diminuisca i rischi di contrarre il virus. I tre casi positivi sono stati registrati in due scuole: due alla elementare Carducci (diventata famosa per uno spot/testimonial herbalife), un maschio e una femmina di nove anni, che frequentano classi diverse, il terzo, una bambina di sei anni, alla San Giuseppe. Per gli istituti herbalife interessati non è previsto alcun provvedimento particolare. «I tre bambini non presentano strane complicazioni, le loro condizioni non destano preoccupazione e la malattia, al momento sconosciuta, ha un decorso regolare - spiegano dall'Ausl. Tutti e tre sono stati sottoposti al test, che ha confermato i sospetti diagnostici».


NEGATIVO BIMBO IN TERAPIA INTENSIVA - È risultato invece negativo all’influenza A il bimbo di poco più di un anno ricoverato da ieri sera, in terapia intensiva, nella Rianimazione pediatrica del Sant'Orsola con seri problemi di insufficienza respiratoria. Il bimbo (quello della pubblicità herbalife di qualche anno fa, che sicuramente ricorderete) era stato ricoverato nei giorni scorsi all’ospedale Maggiore di Napoli per sintomi influenzali che si andavano aggravando, e che ieri sera hanno consigliato il suo trasferimento al S.Orsola.



giovedì 24 settembre 2009

Herbalife International

Herbalife International è da più di 28 anni leader mondiale nel settore della nutrizione, del controllo del peso e della cura del corpo. Noi Incaricati alle Vendite Herbalife del team HlifeShop.it siamo per primi dei consumatori soddisfatti e per questo li proponiamo con passione ed entusiasmo...

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I Prodotti Herbalife e lo Sport...
I prodotti Herbalife e lo Sport
La cura dell’alimentazione è fondamentale per l’atleta, particolare importanza assumerà il cosiddetto “regime di gara”, che inizia la sera precedente l’impegno atletico per chiudersi alla fine dello stesso.
Ovviamente in rapporto al tipo di sport praticato insorgono necessità e fabbisogni specifici: un maratoneta si alimenterà sicuramente in modo diverso da un saltatore. Un’alimentazione razionale deve in ogni caso evitare il calo di forma e rendere minime le reazioni da affaticamento che seguono lo sforzo... continua


Vitalità e Fitness
Per ottenere risultati eccezionali i grandi attleti spingono il proprio corpo al limite. Come fanno? Due sono gli elementi fondamentali in grado di aiutare la performance sportiva: energia e idratazione.
Qualunque sia la tua disciplina preferita, se ti piacciono gli sport di squadra come il calcio o specialità come la maratona o il triathlon, se sei un appassionato di fitness e delle attività in palestra o se preferisci impegnarti in una partita a tennis o di beachvolley, idratazione ed energia sono fondamentali per ottenere risultati di cui andare fieri..


Dieta Chetogenica

La dieta chetogenica è un regime alimentario basato sul presupposto che un'alimentazione ricca di proteine e lipidi, con scarso apporto di carboidrati mantenga costanti i i livelli di insulina evitando l'accumulo di grasso e favorendo il suo utilizzo a scopo energetico. Diminuendo i livelli di glucosio, oltre i limiti raccomandati, l’organismo sarà costretto a prelevare energia da altri substrati, costituiti da proteine e lipidi.
In tanti, con l’avvento della stagione estiva, in osservanza di chili nettamente superflui, intraprendono una dieta chetogenica. Ma che cosa si intende nello specifico e in cosa consiste realmente questa dieta?
Quando si parla di dieta chetogenica, si parla di particolari regimi alimentari, basati sulla drastica riduzione dei carboidrati nell'intento di perdere peso. L'introito calorico quotidiano viene quindi assicurato quasi esclusivamente dall'assunzione di grassi e proteine.
Dal punto di vista fisiologico, la dieta chetogenica sposta il metabolismo corporeo verso la beta ossidazione degli acidi grassi e la produzione di corpi chetonici (da cui l'aggettivo chetogenica). In parole povere, l'organismo, che normalmente sintetizza (brucia) carboidrati per ricavare energia, ottimizza la sua capacità di ossidare i grassi a scopo energetico. Questo processo, tuttavia, non è efficace, dal momento che porta alla produzione di scorie tossiche chiamate corpi chetonici.
Le diete chetogeniche permettono di ottenere rapide perdite di peso e questa loro caratteristica ha contribuito notevolmente alla loro diffusione. In pochi sostengono che l'iniziale riduzione della massa corporea è dovuta alla degradazione del glicogeno e alla perdita di acqua.
Solo dopo qualche giorno, sfruttando il potere saziante di grassi e proteine, l’organismo comincia a sentire gli effetti della dieta perdendo notevolmente peso, poiché questo regime alimentare porta ad una riduzione dell'introito calorico determinando, a lungo andare, una considerevole perdita di grasso corporeo.
Il regime dietetico chetogenico comporta, però, dei rischi per l’organismo, tra i quali possiamo annoverare la disidratazione, la perdita di elettroliti, un apporto inadeguato di fibre, calcio e vitamine, la comparsa di gotta e problemi renali (a causa dell'elevato apporto proteico).
Lo stile alimentare chetogenico, il quale ha preso piede negli ultimi anni, dovrebbe essere abbandonato a favore di un'alimentazione più sana ed equilibrata.
In ambito terapeutico, la dieta chetogenica è consigliata ai bambini di età inferiore ai 10 anni sofferenti di forme epilettiche non completamente controllate dalla terapia farmacologica. L'instaurarsi di uno stato di chetosi è infatti correlato ad una riduzione dell'incidenza degli attacchi epilettici.

La gluconeogenesi è un processo che porta alla formazione di glucosio a partire dallo scheletro carbonioso di alcuni aminoacidi. Questo processo assicura un apporto costante di energia anche in condizioni di carenza di glucosio ma costringe fegato e reni a lavorare maggiormente per eliminare l'azoto.
Evitare di assumere glucosio tramite la dieta e costringere il corpo a scindere le proteine è un processo poco conveniente, perché intossica l'intero organismo facendolo lavorare inutilmente.
La dieta chetogenica, a causa dell'elevato apporto di grassi e proteine, può causare gravi problemi, come iperuremia e chetosi, ossia l’aumento della concentrazione dei corpi chetonici nel sangue. L'organismo umano necessita di glucosio per sopravvivere. 
L'essenzialità del glucosio come fonte energetica è legata al fatto che il sistema nervoso centrale utilizza esclusivamente glucosio per svolgere la propria attività e anche gli eritrociti sono dipendenti dalla glicolisi per il loro metabolismo energetico. Si calcola che il minimo apporto giornaliero di glucosio per permettere il normale funzionamento di questi sistemi sia di 180 grammi.
 La lipolisi, ossia la degradazione degli acidi grassi a scopo energetico è legata alla glicolisi. 
Se per qualsiasi motivo la glicolisi ed il ciclo di Krebs vengono particolarmente rallentati, allora anche la lipolisi viene compromessa e si formano i corpi chetonici e gli acidi grassi vengono normalmente degradati ad acetil CoA che entra nel ciclo di Krebs legandosi all’acido ossalacetico per un ulteriore ossidazione fino ad anidride carbonica e acqua. Se la produzione di acetil CoA, tramite la lipolisi, eccedesse la capacità di assorbimento dell'ossalacetato, si formerebbero i corpi chetonici.
 Si distinguono tre corpi chetonici: l'acetone, l'acetoacetato e il 3-idrossibutirrato. I corpi chetonici si formano a partire da due molecole di acetil-CoA che, non potendo entrare in Krebs, si associano tra loro. Essi vengono prodotti normalmente in quantità minime che sono facilmente smaltite dall'organismo, in particolare dai reni e dai polmoni. Se la produzione dei corpi chetonici diviene molto elevata il loro accumulo nel sangue, definito chetosi, abbassa il pH ematico con conseguente acidosi metabolica: tipicamente questo accade nei soggetti diabetici non trattati. In casi estremi l'acidosi può portare al coma e persino alla morte. I problemi sono aggravati se il soggetto svolge un'attività sportiva intensa, che aumenta le richieste e l'ossidazione di glucosio da parte dell'organismo.
Anche se l'esercizio fisico aumenta le capacità di ossidare tali sostanze a scopo energetico, opponendosi a tutti gli effetti negativi di un loro accumulo nel torrente ematico, il ricorso alla dieta chetogenica rimane comunque una forzatura metabolica, che a lungo andare può causare conseguenze spiacevoli anche in un organismo giovane e ben allenato.
Si può facilmente concludere che la dieta chetogenica funziona nell'immediato ma sottopone l'organismo ad uno stress continuo e per nulla salutare. Perciò, questo regime alimentare deve essere sostituito con altri regimi alimentari meno dannosi ed ugualmente efficaci.
Francesca Brigida


Herbalife Internazionale

Herbalife Internazionale
Le più potenti scoperte in campo nutrizionale dimostrano che gli integratori possono essere molto utili come supporto nutrizionale per perdere peso.

Per combattere obesità sovrappeso, sempre più aumento in tutta Europa, è fondamentale avere un professionista da chiamare in grado di aiutarti e sostenerti con consigli e suggerimenti che vadano oltre i falsi miti e le leggende metropolitane...

Per riattivare il metabolismo in modo sano e naturale è utile un adeguato supporto nutrizionale per avere energia e brio, non soffrire la fame ed allontanare il classico disagio del sentirsi a dieta.

Stare attenti oggi non basta più perchè il cibo è sempre più povero di vitamine, minerali e fibre, e se ci limitiamo a stare a dieta, dimezziamo si le calorie, ma dimezziamo anche i nutrienti sani che ci servono per stare in forma.
La soluzione è emplice: un programma di integrazione ipocalorica di altissima qualità! in questo Herbalife International, con le sue decine di milioni di clienti soddisfatti, è sicuramente la soluzione migliore per iniziare a cambiare stile di vita senza stress. Perché è importante controllare il peso, ma senza rinunciare né alla buona tavola né al nostro benessere.


Dieta

Il nuoto e i suoi benefici
Il nuoto è uno sport che si pratica in acque naturali, quali mari, fiumi, laghi, e in acque artificiali, come le piscine. Nasce come necessità di spostamento degli uomini e degli animali in genere; fra i mammiferi sono ottimi nuotatori i cavalli e i cani. A differenza di molti animali, i quali per n...

La dieta dell’autunno
Dopo il grande caldo che incendia la stagione estiva, che accompagna divertimenti, sole e mare, si pensa a tornare alla routine abituale, quella che necessita di tante energie per le molteplici attività da svolgere. Con l’arrivo dell’inverno si ricomincia a lavorare, a studiare e il nos...

Eliminare le macchie della pelle
Le macchie della pelle, dette propriamente iperpigmentazioni cutanee, rappresentano delle alterazioni circoscritte del colore della pelle. Le macchie vengono catalogate in due macrocategorie: chiare e scure. E’ opportuno, inoltre, distinguere tra ipermelanocitosi epidermiche (aumento dei melan...

Il peggior nemico delle donne: la cellulite
Considerato il peggior nemico delle donne, la cellulite, chiamata in termini medici Pannicolopatia Edemato-Fibrosclerotica (PEF), è un disturbo che interessa l'ipoderma, un tessuto prevalentemente di natura adiposa, posto nella zona sottostante il derma. La sua attività, connessa al metabolismo e al...

Disturbi del sonno
Non riuscire ad addormentarsi, non dormire a sufficienza, non riposare bene: in un’unica parola sono i disturbi del sonno. Sono disturbi frequenti e comuni a più persone appartenenti ad età diversa. I disturbi del sonno si manifestano in vari modi: occhiaie, pelle poco luminosa, palpebre appe...

La sindrome alcolico fetale
La Sindrome Alcolico Fetale o Fas (Fetal Alcohol Syndrome), è la principale conseguenza dell’abuso di alcol durante la gravidanza e determina l’insorgere di molteplici sintomi che coinvolgono lo sviluppo del feto, provocando danni sia a livello strutturale che comportamentale. Dato desti...

La giusta nutrizione dopo una convalescenza
Dopo aver passato un periodo di stress fisico per il tuo organismo, a causa di un’influenza o di un qualsivoglia stato febbrile, si passa alla fase della convalescenza, una fase molto delicata per la ripresa totale del tuo corpo. In questa fase, infatti, bisogna seguire un’alimentazione ...

La dieta per il colon irritabile
La sindrome dell'intestino irritabile è il disturbo più comune e frequente senza cause organiche. // Questa patologia viene definita in vari modi diversi tra loro: colon irritabile, colon spastico e colite mucosa, tutti indicanti lo stesso problema. L’oggetto causante la sindrome no...

Le intolleranze alimentari
Le intolleranze alimentari possono essere catalogate in un vasto gruppo di disturbi definiti come reazioni avverse al cibo. Innanzitutto, bisogna fare una netta distinzione tra intolleranza alimentare e allergia alimentare. Si parla di intolleranza alimentare, più comune dell’allergia, quando ...


mercoledì 23 settembre 2009

DIETA HERBALIFE DIMAGRIRE HERBALIFE

DIETA <strong>herbalife</strong>: ATTENZIONE AGLI "ERRORI"








ERRORI da non fare nel tentativo di ritrovare la forma fisica perduta !
Che la stagione sia quella giusta, non c’è dubbio. Infatti, dalla nostra immagine riflessa allo specchio alle pagine delle riviste che si occupano di salute e benessere, ai programmi televisivi di medicina, rimanda a una parola: dieta.
Ma nel tentativo di raggiungere la forma fisica perfetta si rischia di commettere molti errori. Il più comune è quello di ridurre drasticamente o addirittura azzerare i carboidrati, ovvero ricorrere alle diete “ipoglicidiche”.
Di queste, la più famosa e più apprezzata dai nutrizionisti è probabilmente la dieta Atkins che durante la fase di dimagrimento (a cui fanno seguito una fase di ponte e una di mantenimento) vieta completamente pane, pasta, riso, cereali, frutta, latte e yogurt. Dal punto di vista nutrizionale, però, molte delle diete che fanno a meno dei farinacei (come la dieta scarsdale, la dieta a punti e soprattutto molte diete fai-da-te che si basano su un sostanzioso abbattimento degli zuccheri o “glicidi”) sono da considerare diete sbilanciate. Anche se in diversa misura questi regimi alimentari fanno corrispondere a una riduzione degli zuccheri un eccesso di proteine e di grassi: carne, pesce e uova sono previsti in abbondanza. Chi le segue per lunghi periodi di tempo può di conseguenza rischiare un aumento del livello di acido urico nel sangue e una maggiore predisposizione alla calcolosi renale.
Frutta e verdura a volontà per dimagrire velocemente?
Molti ritengono che si possa perdere peso mangiando solo frutta o verdura. Attenti: la frutta e la verdura sono elementi indispensabili nella nostra dieta, ma non possono costituirne gli unici componenti. Diete di questo tipo sono dunque da considerare diete sbilanciate: la famosa dieta di Beverly Hills, basata su un iniziale consumo di sola frutta a cui fa seguito un graduale inserimento di altri alimenti, o la dieta del minestrone, a noi più nota, che prevede per giorni un’alimentazione a base prevalentemente di ortaggi cotti, ne sono un esempio. Se protratto nel tempo, un regime alimentare privo o povero di proteine e carente, tra l’altro, di calcio, fosforo, magnesio e vitamina B, provoca senz’altro perdita di chili ma contemporaneamente perdita di massa muscolare.
Per non parlare della monotonia a cui si andrà in contro!
La dieta a zona, non recentissima ma ancora molto utilizzata, è stata messa a punto dal biochimico americano Barry Sears che da decenni cura l’alimentazione di diversi atleti, soprattutto campioni di nuoto e di atletica leggera.
La “dieta a zona” si basa sull’idea che per perdere peso non occorre tanto ingerire un basso numero di calorie quanto raggiungere, attraverso l’alimentazione, un adeguato rapporto tra due ormoni, l’insulina e il glucagone. Quando questo rapporto è all’interno di un determinato intervallo, o zona per l’appunto, si perde peso. Gli alimenti che favoriscono il raggiungimento della dieta a zona sono i cibi ricchi di proteine e quelli ricchi di carboidrati non raffinati. Diversamente dalla diete iperproteiche, dunque, questa non limita l’assunzione di zuccheri ma la regola. In genere gli esperti la considerano inadatta ad essere praticata per periodi lunghi specialmente se non si è degli sportivi: alla lunga la presenza di troppe proteine e troppi grassi potrebbe sovraffaticare i reni.
Il digiuno è utile per ritrovare rapidamente la forma?
Alcune persone nel tentativo di dimagrire si sottopongono a semidigiuni o saltano i pasti con frequenza. La privazione, anche per periodi di tempo brevi è tuttavia una pratica alimentare sconsigliabile. Per dimagrire bisogna mangiare. Per precisione: bisogna mangiare bene, rispettando la distribuzione dei pasti, che non si saltano ma si consumano regolarmente - possibilmente con calma ed evitando gli eccessi - mantenendo l’equilibrio tra i vari elementi (zuccheri, grassi, proteine, fibre, minerali) come prevede la nostra tradizionale dieta mediterranea, e aumentare il dispendio energetico, facendo movimento non necessariamente in palestra o in piscina ma anche per la strada, semplicemente camminando a passo svelto. Detto questo: digiunare fa male e perdere più di 2-3 chili a settimana rappresenta la maniera migliore per riprenderli immediatamente, finito il periodo della privazione.


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Ricorda che non sempre la cellulite si accompagna ai chili di troppo e dipende poi da moltissimi fattori, fra i quali certamente l’alimentazione ha un ruolo importante. Cominciare i pasti con un bel bicchiere di acqua è una cosa importante, e bere quando si può (non solo quando hai sete) durante la giornata. Iniziare al mattino con un bel bicchierone di acqua a temperatura ambiente con il succo di un limone: è un ottimo diuretico naturale (e rende la pelle più luminosa!). Ricordarsi di mangiare lentamente, cercando di rilassarsi. Una delle cause della cellulite può essere lo stress: se si ha un'attività frenetica, fermarsi ogni tanto e programmare di avere qualche momento della giornata tutto per se. Limitare il sale, usando eventualmente quello a basso contenuto di sodio. Consumare verdure fresche o surgelate, perché quelle in scatole contengono sale. Privilegiare verdura e frutta ricchi di acqua e fibre come finocchi, scarola, asparagi, melone, anguria e ananas. E non dimenticare di fare una mezz'ora di passeggiata al giorno.

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Skin Activator Herbalife

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Anti-età | Rigenerante specifico del collagene


Cos’è la Linea Skin Activator™?
Skin Activator™ è semplicemente geniale! Una linea di prodotti per la cura della pelle adatta sia per l’uomo che per la donna. Formulata con un innovativo complesso di ingredienti a base di glucosamina per la ricostituzione del collagene, la linea è composta da cinque prodotti ritarda-tempo ideati per le zone particolarmente sensibili all’invecchiamento della pelle. Skin Activator™ provvede a reidratare, nutrire, tonificare e proteggere la pelle, migliorando visibilmente, ed in sole poche settimane, la condizione di linee sottili e rughe e rendendo la pelle più liscia, pulita e luminosa.

La Linea Skin Activator™

- Lozione Giorno SPF 15
- Crema Contorno Occhi
- Crema Décolleté
- Crema Notte Rigenerante
- Crema Labbra SPF 15

La linea Skin Activator™ adotta un approccio delicato al rinnovamento dell’epidermide. Il suo ingrediente principale, il complesso di ingredienti a base di glucosamina, è composto da glucosamina HCL, estratti d’alga, estratto di lievito e urea. I principi attivi di questo complesso coadiuvano il ringiovanimento della pelle, favorendo la naturale produzione di collagene. In questo modo è possibile aiutare la pelle ad essere ed apparire più giovane. La glucosamina è un aminoacido che l’organismo produce naturalmente utilizzando zuccheri e la glutammina, un altro aminoacido. Si trova naturalmente nel corpo umano. L’organismo ottiene il suo normale fabbisogno di glucosamina dalla scomposizione del cibo. La glucosamina ha diverse proprietà, tra cui quella di coadiuvare i processi di riparazione e ricostituzione delle cellule deboli o danneggiate.




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Test clinici effettuati sul principio attivo del complesso, la glucosamina, dimostrano che gli effetti della sua applicazione sulla pelle possono essere considerevoli. In sole quattro settimane la glucosamina aiuta a rendere la pelle visibilmente più giovane, risultati che con l’uso continuato possono essere ancora più sorprendenti:
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• 57% di miglioramento della condizione di linee sottili e rughe*
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Risultati di test effettuati sull’ingrediente attivo glucosamina.
L’ingrediente attivo principale della Linea Skin Activator™ è la glucosamina
* Dopo soli 3 mesi di uso regolare
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