mercoledì 23 settembre 2009

DIETA HERBALIFE DIMAGRIRE HERBALIFE

DIETA <strong>herbalife</strong>: ATTENZIONE AGLI "ERRORI"








ERRORI da non fare nel tentativo di ritrovare la forma fisica perduta !
Che la stagione sia quella giusta, non c’è dubbio. Infatti, dalla nostra immagine riflessa allo specchio alle pagine delle riviste che si occupano di salute e benessere, ai programmi televisivi di medicina, rimanda a una parola: dieta.
Ma nel tentativo di raggiungere la forma fisica perfetta si rischia di commettere molti errori. Il più comune è quello di ridurre drasticamente o addirittura azzerare i carboidrati, ovvero ricorrere alle diete “ipoglicidiche”.
Di queste, la più famosa e più apprezzata dai nutrizionisti è probabilmente la dieta Atkins che durante la fase di dimagrimento (a cui fanno seguito una fase di ponte e una di mantenimento) vieta completamente pane, pasta, riso, cereali, frutta, latte e yogurt. Dal punto di vista nutrizionale, però, molte delle diete che fanno a meno dei farinacei (come la dieta scarsdale, la dieta a punti e soprattutto molte diete fai-da-te che si basano su un sostanzioso abbattimento degli zuccheri o “glicidi”) sono da considerare diete sbilanciate. Anche se in diversa misura questi regimi alimentari fanno corrispondere a una riduzione degli zuccheri un eccesso di proteine e di grassi: carne, pesce e uova sono previsti in abbondanza. Chi le segue per lunghi periodi di tempo può di conseguenza rischiare un aumento del livello di acido urico nel sangue e una maggiore predisposizione alla calcolosi renale.
Frutta e verdura a volontà per dimagrire velocemente?
Molti ritengono che si possa perdere peso mangiando solo frutta o verdura. Attenti: la frutta e la verdura sono elementi indispensabili nella nostra dieta, ma non possono costituirne gli unici componenti. Diete di questo tipo sono dunque da considerare diete sbilanciate: la famosa dieta di Beverly Hills, basata su un iniziale consumo di sola frutta a cui fa seguito un graduale inserimento di altri alimenti, o la dieta del minestrone, a noi più nota, che prevede per giorni un’alimentazione a base prevalentemente di ortaggi cotti, ne sono un esempio. Se protratto nel tempo, un regime alimentare privo o povero di proteine e carente, tra l’altro, di calcio, fosforo, magnesio e vitamina B, provoca senz’altro perdita di chili ma contemporaneamente perdita di massa muscolare.
Per non parlare della monotonia a cui si andrà in contro!
La dieta a zona, non recentissima ma ancora molto utilizzata, è stata messa a punto dal biochimico americano Barry Sears che da decenni cura l’alimentazione di diversi atleti, soprattutto campioni di nuoto e di atletica leggera.
La “dieta a zona” si basa sull’idea che per perdere peso non occorre tanto ingerire un basso numero di calorie quanto raggiungere, attraverso l’alimentazione, un adeguato rapporto tra due ormoni, l’insulina e il glucagone. Quando questo rapporto è all’interno di un determinato intervallo, o zona per l’appunto, si perde peso. Gli alimenti che favoriscono il raggiungimento della dieta a zona sono i cibi ricchi di proteine e quelli ricchi di carboidrati non raffinati. Diversamente dalla diete iperproteiche, dunque, questa non limita l’assunzione di zuccheri ma la regola. In genere gli esperti la considerano inadatta ad essere praticata per periodi lunghi specialmente se non si è degli sportivi: alla lunga la presenza di troppe proteine e troppi grassi potrebbe sovraffaticare i reni.
Il digiuno è utile per ritrovare rapidamente la forma?
Alcune persone nel tentativo di dimagrire si sottopongono a semidigiuni o saltano i pasti con frequenza. La privazione, anche per periodi di tempo brevi è tuttavia una pratica alimentare sconsigliabile. Per dimagrire bisogna mangiare. Per precisione: bisogna mangiare bene, rispettando la distribuzione dei pasti, che non si saltano ma si consumano regolarmente - possibilmente con calma ed evitando gli eccessi - mantenendo l’equilibrio tra i vari elementi (zuccheri, grassi, proteine, fibre, minerali) come prevede la nostra tradizionale dieta mediterranea, e aumentare il dispendio energetico, facendo movimento non necessariamente in palestra o in piscina ma anche per la strada, semplicemente camminando a passo svelto. Detto questo: digiunare fa male e perdere più di 2-3 chili a settimana rappresenta la maniera migliore per riprenderli immediatamente, finito il periodo della privazione.


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